Tempo fa sono stato ad un seminario (da dove viene la crisi?) in cui erano presenti Franco Amatori, professore ordinario di storia economica Università Bocconi; Massimo Amato, ricercatore confermato di storia economica; Luca Fantacci assistant professor di storia economica; Marcello De Cecco, professore ordinario di storia della finanza e della moneta alla Scuola Normale. Inutile parlare dell'interesse dei vari interventi ecc.. Un discorso che mi ha particolarmente colpito è stato quello del professor De Cecco nel quale affermava che il vantaggio economico (il principale se non l'unico) dell'europa sugli stati uniti risiedeva nella ricchezza accumulata dall'europa nel corso dei secoli, accumulazione che mancava agli stati uniti (per ovvie ragioni). In seguito poi questo gap è venuto a mancare causa seconda guerra mondiale quando l'europa bruciò in pochi anni quello che aveva accumulato per secoli.
Fin qui ciò che è stato detto. Ora invece una mia considerazione. Se tutto ciò è vero, l'unico modo per gli stati uniti per raggiungere una leadership mondiale e per divenare La nazione era quello di far scoppiar una guerra in europa di proporzioni fino ad allora sconosciute. Quindi mi chiedo, gli stati uniti hanno avuto un ruolo diretto nello scoppio della guerra? Allora non è stata tutta colpa di quei cattivoni dei tedeschi? Possibile inserire in questo contesto il fatto che Hitler avesse ricevuto ingenti finanziamenti da investitori americani?
sabato 31 gennaio 2009
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2 commenti:
prova ha leggere "hitler ha vinto la guerra" dell'economista argentino walter graziano.
:-))
(ovvio che lo conoscerai già.)
che seminario era? ci sono atti online?
saluti
angelo
non è per nulla ovvio...non avendolo letto .. :-))...il seminario è stato organizzato lo scorso dicembre dall'università bocconi di milano... materiali on line..io non ne ho trovati.. eppure studio lì... anche se forse ciò è dovuto alla mia dimestichezza (assente) col pc.... ciao!!
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