martedì 31 maggio 2011

Una risata vi seppellirà


Di solito non sono mai sul pezzo, nel senso che raramente scrivo di attualità, però ultimamente nella città dove vivo è successa una cosa "curiosa". Cosa? Semplicemente ci sono appena state le elezioni comunali dove tutti sanno come sono andate le cose. La cosa curiosa riguarda quello che è successo tra il primo turno ed il ballottaggio, almeno secondo me.
La cosa che trovo curiosa è che tra il primo ed il secondo turno il candidato del centro-sinistra non ha perso voti; e perché avrebbe dovuto? Be' perché una tattica molto collaudata quando non si ha niente da dire è quella di creare (e badate ho detto creare, non individuare) un nemico e di attaccarlo con tutte le tue forze: nel caso specifico (politica italiana), quando esiste un avversario con cui confrontarsi e non si hanno argomenti, allora si fa vestire loro i panni di nemici immaginari e li si attacca con tutte le forze non in quanto avversari, ma per via di questo "travestimento" forzato (comunisti, 20 anni dopo... nel nostro caso).
Ecco a Milano è successa più o meno la stessa cosa, hanno cercato di costruire una figura fittizia candidato Pisapia per attaccarlo e fare leva sugli umori più bassi degli elettori.
Risultato? Questa volta mi sento di dire che la tattica ha miseramente fallito; ha fallito soprattutto perché qualcuno è stato molto intelligente facendo dell'ironia sulla cosa, scherzando, prendendo poco sul serio tutta la macchina del fango.
Questa forse è la prima volta che della "satira" aiuta un candidato di centro-sinistra in maniera effettiva. Non perché prima non ce ne sia stata, anche palesemente orientata, ma perché in passato spesso questa si concentrava sull'avversario e non sul "proprio" candidato (proprio è un termine scorretto, lo uso solo per far passare il concetto...la satira non appartiene ai candidati e viceversa), soprattutto non si concentrava sulle critiche e accuse rivolte ad essi.
Una cosa che forse è stata capita solo da una parte dello schieramento politico. Vi ricordate ad esempio il "cavaliere mascarato"? o tutta quella pseudo-satira che veniva fatta sulle reti mediaset "contro" il presidente Berlusconi in modo che lui potesse vantarsi di essere liberale e benevolo ma soprattutto in modo che si potessero liquidare con una risata bonaria tutti i suoi peccatucci (non i peccati, per quelli rischiavi di non lavorare più). Io ricordo solo che ero alle medie, guardavo la tv e Lui mi stava simpatico....
Ora è ovvio che la vittoria non sia dovuta solo a questo, anzi. Credo che il merito sia soprattutto personale. Quello su cui volevo porre l'accento è come questo meccanismo di ironia abbia influito, modificato e forse addirittura invertito un dinamica che comunque non avrebbe permesso alla Moratti di vincere, dinamica che però in passato ha funzionato fin troppo bene e, che purtroppo continuerà a funzionare.



2 commenti:

Io sono il capostipite dei Baggins ha detto...

Ah, se fossero seppelliti modello Pompei...

Unknown ha detto...

Purtroppo ho letto soltanto stamattina, con un certo ritardo rispetto alla data di pubblicazione, la tua perspicace e lucidissima analisi del «caso Pisapia». Ti giungano i miei complimenti per la brillante osservazione sui clamorosi limiti della propaganda berlusconiana, ormai logorata dal superamento dell’assuefazione di gran parte dell’elettorato moderato agli spot del regime. Le invettive rancorose, il terrorismo psicologico, la deformazione di un errore giudiziario risalente ai primi anni Ottanta in un crimine oscuro contro l’umanità, … tutto ciò appariva esageratamente «caricaturale», privo di significati sostanziali, per risultare anche solo un po’ verosimile e, pertanto, credibile. Ad ogni modo, la clamorosa affermazione del centrosinistra a Milano è più complessa di quel sembrerebbe a prima vista, poiché chiama in causa non solo l’evidente emergenza di una disfunzione nel berlusconismo, che si è manifestata anche in altre realtà sociali, anche profondamente differenti da quella milanese, ma anche altre ragioni sociologiche, che adesso mi porterebbero lontano… Comunque, complimenti.